Inchinarsi alla Vita

  Piegare il collo in avanti è un classico esercizio adottato in varie discipline – yoga, danza, ginnastica – per allentare le tensioni della nuca: punto in cui hanno origine tutte le contratture del corpo. Un movimento che, insieme al collo, sembra volerci indicare di lasciare andare i pensieri, a volte così assillanti ed ingombranti […]

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Piegare il collo in avanti è un classico esercizio adottato in varie discipline – yoga, danza, ginnastica – per allentare le tensioni della nuca: punto in cui hanno origine tutte le contratture del corpo. Un movimento che, insieme al collo, sembra volerci indicare di lasciare andare i pensieri, a volte così assillanti ed ingombranti da farci venire il mal di testa.In gravidanza, piegare il collo in avanti ci porta a vedere la pancia, ci aiuta a svuotare la mente per ascoltare la Vita che dentro si muove. Dal concepimento al parto, lo sguardo della madre è orientato all’interno verso colui o colei che conosce la strada per vedere la luce. Il bambino, infatti, conosce la via: la madre, durante il parto, non deve fare altro che lasciarsi guidare nel movimento, nella postura, nel respiro. Scrive Leboyer in “L’Arte di partorire”: “Il collo della madre leggermente inclinato in avanti è anche un tacito segno di assenso: un sì di accettazione e di subordinazione. Dà persino l’idea di un saluto sottinteso, del rispetto espresso a una persona di rango o a un principe”. Inchinarsi, dunque, alla creatura di cui ancora non si conosce il volto, giorno dopo giorno, ora dopo ora fino ad arrendersi alla sua volontà, al mistero che l’accompagna. Inchinarsi al nostro principe, alla nostra principessa lasciando andare ad ogni “Sì” ogni resistenza, ogni timore affinché la Vita sgorghi fuori di noi con la forza di un fiume in piena. 

Bhakti

Patrocinio

Con il patrocinio del Comune di Venezia Municipalità Mestre – Carpenedo

Convenzionato con AIED Mestre

 

 

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graviDance® è possibile e consigliato dai primi mesi di gestazione al parto

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